SE PASSI DA UN MUTUO PRIMA FERMATI QUI.

L’ ABI, l’Associazione delle Banche italiane, in una recente “Pillola” (così chiamano i loro interventi di Educazione Finanziaria, che sa tanto di malattia) ha affrontato la tematica dei Mutui, dando informazioni sui documenti necessari a richiedere questo tipo di Prestito.

Più o meno anche per sentito dire “tutti sanno cosè un Mutuo”. E noi puntualizziamo molto per sentito dire.

Quindi vediamo di capirci un po’ di più partendo dalle indicazioni che dà l’ ABI al nostro “Retail” (il consumatore). Anzitutto il compito della Banca è quello di valutare la capacità del Mutuatario ( colui che si carica sulle spalle il Mutuo) a mantenere lo impegno di rimborsare le rate, stabilendo un importo massimo ed una buona base di partenza può essere calcolando un terzo (1/3) dello stipendio, o delle entrate in generale.

Di questo 1/3, oggi lo sa anche il gatto che vive in famiglia. Naturalmente le Entrate devono essere certe, documentate da busta paga, con lavoro consolidato o pensione. E tale requisito vale anche per la presenza di eventuali garanti. La cui richiesta per le giovani coppie è sottintesa.

Finalmente è tutto pronto, non ci sono stati intoppi. Non ci sono stati peccatucci remoti; lo stipendio va bene, ci si rientra con quel tanto strano rapporto di 1/3. I garanti ci voglio no assolutamente, anche per fare bella figura nei confronti del Deliberante.

E il nostro Retail convinto di essere uno tosto e fidato se ne torna a casa pazzo d’ allegria.

Ignora magari che la Banca Amica non è la Caritas; infatti la Banca fà la “SUA” istruttoria, cioè la fa per sé, non per il Retail. Fà tutto ciò che c’è da fare; rispettando i parametri che la metteranno a riparo da osservazioni di Bankitalia:

l’importo del Mutuo che non superi l’ 80 % del valore dell’immobile come da perizia fidata, per fare un bel Mutuo Fondiario; l’ Ipoteca naturalmente di Primo grado; per di pù la Banca ha delle ottime polizze incendio e scoppio (quelle obbligatorie) a prezzi contenuti; idem la polizza vita, per tutelare chi resterà con l’impegno del Mutuo: E così la polizza per la perdita del posto di lavoro, di questi tempi non si sa mai

Tanto il Retail firma e paga tutto. Con le varie tasse, bolli, notaio, agenzia immobiliare, una spesa in più è indifferente.

Oggi i tassi di interesse sui Mutui, grazie alla Banca Centrale Europea, sono molto bassirendendo conveniente stipulare un Mutuo; anche se l’aumento dello Spread, prima o poi inciderà sulla rata e poi sul monte interessi finale (cui nessuno fa caso) che avrà un impatto sul valore della casa.

E’ uno argomento cui prestare molta attenzione. Le giovani coppie in particolare affrontano il Mutuo con spensieratezza e semplicità. Spesso si assumono impegni di Uscite per 30 e più anni, quando la durata media del matrimonio in Italia è di 17 anni.

C’è veramente qualcosa che non torna. Non è solo l’euforia dell’ acquisto di una casa, la prima; basterebbe un solo momento di sana follia per capire che su quella casa, la Banca vanta un diritto (reale) e se non vengono pagate le rate, la perdiamo oltre a ritrovarsi in un mare di debiti.

Si, c’è veramente qualcosa di assurdo.

Andiamo per ordine.

La Banca ha fatto i conti per sé, fissando un determinato importo della rata, lasciando poi il Retail “SOLO” con l’impegno di pagare la rata e con la differenza di ciò che rimane dalle Entrate riuscire a sopravvivere.

Non c’è dubbio che tale impostazione deve essere completamente ribaltata.

Il Retail (mutuatario) deve assumere un ruolo attivo facendo i conti (come li fa la Banca su se stessa) sulla propria situazione, avvalendosi del supporto di un professionista specializzato con un Mediatore Creditizio.

Purtroppo nessuno sa quanto spende al mese ed è da qui che dobbiamo iniziare.

Se c’è necessità dello acquisto di una auto nuova o un elettrodomestico e non ci sono risparmi (o questi hanno già una loro allocazione) esistono i Prestiti. Benissimo, ma le rate devono rientrare nelle Entrate, facendo a meno di spese cui si era abituati.

Per riuscire a raggiungere questo obiettivo è necessario annotare tutte le spese. Tutte.

Non è un lavoro facile, anzi è molto noioso. Soprattutto quando ci rendiamo conto, che con le spese si và ben oltre le Entrate, e non si riesce a mettere un €uro da parte. Si comincia a rinviare il pagamento delle bollette o il conto di qualche servizio.

Spesso prendono campo le preoccupazioni, il panico e viene fatto l’errore più grosso:

quello di chiedere un Prestito.

Questi miseri conteggi la famiglia non li fa; si spiegano così le decine di miliardi di sofferenze per rate impagate dei M,utui e migliaia di case all’ Asta Giudiziaria.

Non esitono degli impegni o debiti buoni. E’ assurdo farsi convincere ad acquistare la casa con un Mutuo perchè è un investimento.

La rata deve rientrare nelle Entrate.

Ed oggi non è più come prima, quando bastava stare un po’ più attenti alle spese al Supermercato o una volta in meno in pizzeria.

Le esigenze di oggi sono molto diverse.

Le spese per “vivere”, la convinzione inculcata dal passato, rappresentata da quella alimentare (perchè non c’era altro), oggi rappresenta il 20 – 25 %.

Per cui se queste spese, ad esempio per una famiglia di tre persone ammontano (compreso pasti fuori, colazioni al bar ecc) a 600 / 700 € basta moltiplicare per 4 0 5, viene fuori quanto devono essere le Entrate.

Purtroppo il comportamento è tutto diverso.

Basti pensare che quando chiedo a dei futuri Mutuatari la lista delle spese mensili, al momento della consegna, tutti, mi dicono che loro “non spendono nulla”.

Se poi faccio notare che la “spesa alimentare”, come già accennato rappresenta il 20 -25 % del totale; quelli di rimando: “ O, ma noi si spende sa……………….per mangiare”.

E questo è un vecchio retaggio, quando chi “mangiava” era un signore.

E allora carta e penna e facciamo il Compito sulle Spese:

Gas / riscaldamento
Telefono fisso
Telefono mobile / Adsl
Elettricità
Acqua

Generali Alimentari (supermercato)
Pasti fuori / Pizzeria / Ristorante
Sagre / colazioni bar

Extralimentari Grandi Magazzini
Metro / Obi / Bricoman
leroy merlin ecc

Vestiario / Abbigliamento

Giochi vari/ Tombola / gratta e vinci
Enalotto / lotto
Sala giochi

Giornali / Riviste / Libri
Cinema / Teatro

Benessere / Palestra
Corso ballo / Yoga
Profumeria / Estetista
Parrucchiere / Barbiere

Regali / Cancelleria
Manutenzione PC /stampante

Manutenzione casa
Riparazione elettrodomestici
Imbiancatura
Elettricista / Idraulico
Polizze casa

Imposte e Tasse
Tari / imu / tasi
Abb TV

Medicine / Tiket

Sigarette e animali domestici

Gestione AUTO
Carburante
Tagliandi / Revisione
Bolli
Parcheggi / Multe
Polizze
Manutenzione.
Cambio gomme
cambio batteria ecc

Polizze vita

Le voci sono tante e sono escluse le Luxury, tipo
le Vacanze
un nuovo cellulate
gli occhiali alla moda

Così sotto l’aspetto medico il dentista o cure fisioterapiche.

Se poi in famiglia ci sono lavoratori autonomi, sarebbe opportuno annotare i Contributi Previdenziali, iscrizione albi ecc, oltre l’affitto dove viene svolta l’attività.

Non sempre i RICAVI coprono i COSTI.

Una volta riportate le cifre e fatto il Totale, a quel punto ci possiamo presentare in Banca a chiedere un Mutuo.

Sapendo già l’importo della Rata che possiamo sostenere (prima che ce lo dica la Banca) o forse è prematuro acquistare la casa.