Commissione Banche – Relazioni Minoranza.

Sorbita la Relazione di Maggioranza di questo “Gran Consiglio” sulle Banche mi sono addentrato nella lettura delle Relazioni delle altre forze politiche; a rischio di un forte mal di testa, ma con la speranza di ricavare uno straccio di coerenza, che nella Relazione chiamiamola Governativa avevo riscontrato poco, poco, poco.

ADEPTI BERLUSCONI (forza italia, lega nord, fratelli d’ italia).

Si parte con la ricostruzione storica della crisi del debito sovrano del 2011 (con lo spread a 600 punti, con i decennali al 7,40%, come dire su un debito di 2.400 MD, pagare 180 MD di interessi; alla faccia di chi lo chiama “il grande imbroglio dello spread”) e del fallimento di alcuni istituti creditizi. Purtroppo il tutto è permeato da un forte risentimento per i fatti di quell’anno, adombrando e sostenendo la tesi di un complotto internazionale ai danni del governo legittimo di allora. I cui manovratori sarebbero stati nientepopodimeno che Zapatero e Timothy Geithner. E quindi alla base della crisi politica di allora con l’allontanamento del governo di destra, sarebbero da escludere motivazioni di carattere economico interne. Il tutto sarebbe iniziato con l’operato delittuoso di Deutsche Bank nel disfarsi dei BTP e della cattiveria di Standard & Poors per i giudizi errati, opachi e poco affidabili manipolando il mercato e avendo trovato un terreno fertile a causa della debolezza della “costruzione europea” e della “moneta unica”. E per dare forza a questa “tesi complottista” si portano a supporto esperti, accademici, autorità di vigilanza, ma in un crescendo di contraddizioni evidenti e omissis. Si sottolinea come l’ Italia di allora guazzasse in un vero e proprio paradiso terrestre, con un sistema bancario solido, come sostenuto, in particolare da Draghi in una udienza. E’ singolare, però portare a sostegno un europeista convinto da chi notoriamente è NO EURO e per uscire dalla UE. Si enfatizza come in Europa si siano utilizzati centinaia di MD per sostenere la capitalizzazione delle banche; mentre in Italia la spesa è stata limitata a 4 MD. Ma Visco (Bankitalia) ricorda come decine e decine di banche italiane erano già in dolo prima della cosidetta crisi finanziaria (e come con discrezione i costi relativi siano stati imputati nelle pieghe del debito pubblico). A questo proposito la componente ricorda la lungimiranza di quel governo nello accantonare venti miliardi in previsione delle bancarotte che successivamente sarebbero avvenute. In realtà come di recente ha confessato l’ ex Tremonti, quei venti miliardi non erano altro che l’introduzione della prima famigerata “clausola di salvaguardia”. Un gioco di prestigio per coprire tante malversazioni, magagne e errori di quel governo. La relazione, ha preso molto spazio, esulando un pò dallo oggetto, nella difesa di quel governo. Ma per spazzare via tutto questo capitolo basterebbe ricordare come un terzo di quel governo sia incorso in condanne penali: berlusconi, bossi, maroni, scaiola, galan, matteoli. Non c’è da meravigliarsi, poi, della diffidenza di certi partener europei. Di contro, riguardo le crisi bancarie si è rimarcato il peso della ingerenza politica soprattutto in MPS. Dilungarsi sulle bancarotte bancarie sarebbe una inutile perdita di tempo. Più o meno l’analisi ricalca quanto riportato dalla relazione di maggioranza e delle altre. Forse avrebbero potuto dire qualcosa della crisi delle banche venete, dove da decenni gestiscono quella regione. E c’è da chiedersi: erano allo oscuro di tutto ?, erano testimoni ? complici passivi e attivi ?. Ma seguire questa linea porta a poco, meglio apprezzare il sale della fatica; le proposte: pubblicità dei debitori insolventi istituzione procura per reati finanziari agenzia rating europea separazione attività bancaria conflitto interessi, no porte girevoli statuto speciale per specialisti in titoli di stato collaborazione fra autorità di vigilanza.

A parte la dimenticanza di un briciolo di parola sulla alfabetizzazione del Risparmiatore; c’è dachiedersi se i membri di questa componente si siano espressi in termini sinceri e di serietà. Ci risulta infatti che alcuni di loro siano stati coinvolti in una vicenda che, ancor prima legislativa sarebbe più assimilabile alla perversione. Ebbene nella seduta parlamentare del 5 aprile 2011, alcuni membri furono chiamati a votare, non su una grave carestia alimentare, un morbo letale o una dichiarazione di guerra; ma a “riconoscere” la parentela, e quindi non punibilità (secondo loro) quale “nipote” di un dittatore amico del padrone, di una giovane , tale Ruby, rivelatasi poi una escort minorenne. In tal modo, tali parlamentari firmarono una cambiale con la quale si sarebbero assicurati pane e companatico per il resto della vita, ma rinunciando alla propria DIGNITA’ personale anche a fronte di reati gravi come la pedofilia e la istigazione alla prostituzione minorile. Un comportamento del genere offende l’intelligenza di chiunque e opportunità vorrebbe che nella NUOVA COMMISSIONE BANCHE (che ha la presunzione di colpire il malaffare) facesse a meno di questi individui.

Relazione BEPPE GRILLO GROUP.

A testa bassa contro tutto e tutti, fino a spingersi storicamente anni addietro fino ai “dieci mesi” del governo Amato. Ma al di là degli aspetti di colore quasi a volersi distinguere dagli altri come unici depositari della verità; ligi alla nostra idea che obiettivo è la tutela del Risparmiatore, riteniamo utile individuare da subito le proposte più interessanti e meritevoli di approfondimento: che Bankitalia e autorità di vigilanza siano riportate sotto l’esclusivo controllo del governo (per la verità la consob, è sempre stata sotto controllo politico) e che le stesse autorità di vigilanza e amministratori versino un terzo dei loro compensi a garanzia di eventuali azioni civili e penali, conflitto di interessi, porte girevoli, e rafforzamento della sovranità dello stato sul sistema bancario, riacquisto quote di Bankitalia da parte del ministero della economia (vale a dire nazionalizzazione) e quote di borsa italiana, separazione banche commerciali e banche di affari, istituzione procura speciale con pm specializzati in materia bancaria e abolizione segreto d’ufficio, divieto acquisto di derivati per lo stato e enti pubblici, pubblicità degli atti societari e supporti economici per partecipare alle assemblee, nuova gestione npl, introduzione scenari probabilistici.

Proposte sensate, condivisibili anche se non tutte di facile applicazione. Ma la relazione come accennato si è anche diversificata in forme più propriamente propagandistiche e con slogan di scarso aiuto ai Risparmiatori: la finanza crea disuguaglianze (non l’ignoranza ?), la finanza deve rivestire una funzione sociale attraverso un sistema finanziario pubblico (purtroppo le banche da tempo sono in mano alla politica) e un sistema “plurale” ispirato ai principi della cooperazione (il primo nominativo che viene a mente è Verdini), mutualità, socialità. infine un richiamo al più radicale comunismo: i privati per definizione sono soggetti dediti al lucro e non interessati alla tutela dei bisogni collettivi.

Considerato che il BEPPE GRILLO GROUP, è quasi da due anni al potere, sarebbe interessante scoprire quanto di quelle proposte sono state trasformate in precise norme di legge. La prima impressione è che il sistema bancario sia lo stesso, stesse bancarotte, medesima la vigilanza, soliti politici alla consob (via Vegas, dentro Savona, come dire la stessa “polpetta”). E a dimostrazione che le girandole dialettali sono più facili della pratica ci siamo permessi di riflettere su tre questioni. La prima riguarda gli “scenari probabilistici”. Noi riteniamo che questo strumento sia un supporto importante in mano ad un bravo Consulente Finanziario, che conosce bene il proprio cliente-risparmiatore e ne sà valutare il livello di sopportazione del “rischio”. Messi in mano ad un “semplice impiegato di banca” equivale ad incaricare un tabaccaio a parlare male del fumo. Ma al momento questo grosso bandierone sembra sia stato appoggiato in un angolo. Ci ha colpito, fra gli allegati, una memoria sulla azione malefica dei fondi di investimento, comuni o sicav. Da ciò se ne deduce una superficiale lettura, nel caso sia stata fatta, di un qualsiasi prospetto informativo, o altrettanto di un kiid, o di una pubblicazione che illustra e spiega l’evoluzione nel tempo di un fondo di investimento; trattandosi questi uno degli strumenti finanziari più trasparenti e semplice da capire da parte dei Risparmiatori . Ma addirittura, e questa è la terza osservazione, si può incorrere in brutti incidenti quando si ringhia solamente. E’ accaduto che nello ottobre 2018, un banchiere (il male assoluto) si sia così espresso: “ritengo il reddito di cittadinanza una manovra che può avere un valore positivo” aggiunto ad altre lodi sperticate che mai erano uscite dalla bocca di un banchiere nei confronti di un governo. Ora un banchiere che ha compensi per quasi quattro milioni l’anno, credo interessi poco dei fruitori del rdc; quanto si sia trattato più di un modo di “dire a suocera, ciò che debba intendere nuora”. Ed era quota100 la misura cui puntava quel banchiere. Infatti di lì a poco 1600 bancari sono stati mandati a casa sulla pelle di tutti gli italiani (fra poco ci sarà un altra banca che rilancerà con 6000 bancari a casa). Altro che lotta feroce al sistema bancario e ai banchieri. Questa è la sudditanza più spudorata a questo sistema coprendone le nefandezze e malagestione. Non c’è altro da aggiungere, se non rimarcare, e ciò è penoso, neppure una virgola su un piano di Alfabetizzazione dei Risparmiatori.

Quarta Relazione riconducibile alla FAZIONE DI M. D’ALEMA

Non avendo la necessità di difendere alcun governo, nè la “possibilità” fine a sè stessa di colpire il sistema bancario in generale, dispone una analisi sulle conseguenze della prima recessione del 2008, molto concreta e professionale. Dopo di che un lungo elenco di malversazioni e di cattive gestioni e accuse al governo in carica (Renzi) durante le bancarotte per non avere fatto la voce grossa con l’ Europa (come se fosse colpa dell’ Europa se dei banchieri italiani si sono comportati da banditi). Buona ricostruzione storica sul fallimento delle banche venete e banca popolare dell’etruria, ma molto distante e superficiale la capacità di individuare il buco nero della verità. Su monte paschi molto evasiva. Fra le due autorità, consob molto negativa, bankitalia da assolvere. E un argomento da sottolineare a titolo informativo: i derivati, dove lo stato è andato a impelagarsi e che nessuno fino ad allora era riuscito a contabilizzare nelle sue dimensioni. Negli ultimi sei anni le perdite hanno raggiuntoi trenta miliardi eper i prossimi dieci anni sono già prenotate perdite per cinque miliardi l’anno (alla faccia della finanza creativa di Tremonti). Proposte ?: porte girevoli, conflitto interessi, rafforzamento cda, introduzione scenari probabilistici, ristrutturazione attraverso accorpomento delle autorità di vigilanza, creazione magistratura specializzata in materia finanziaria, ma non una superprocura nazionale, collegare il trattamento buonauscita degli epicali alle imposte pagate dalla banca.

E dopo un sospiro di sollievo tutto rinviato alla prossima COMMISSIONE, quella attuale, quella vera, risolutrice di tutto ! (?????????????).

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