TRE PROPOSTE PER SALVARE IL RISPARMIO

L’esito del 25 di Settembre, oltre a rappresentare di fatto la conclusione della penosa esperienza della Commissione Banche, sancisce l’esaltazione di forze politiche che pur facendo parte del Governo Draghi, fino all’ultimo si sono opposte a giuste e sentite esigenze del Retail e dei Risparmiatori. Quel diritto di poter compensare le Perdite (minusvalenze) con i Guadagni (plusvalenze) senza sottostare alle imposizioni degli impiegati di Banca, con prodotti finanziari da pattumiera come i Certificati.

L’impressione è, che le cosche bancarie abbiano preso in prima persona il Potere, il chè può essere combattuto dai Retail e Risparmiatori richiedendo anzitutto una propria alfabetizzazione introducendo L’EDUCAZIONE FINANZIARIA NELLE SCUOLE; e cercando di redimersi dalla amnesia del 25 Settembre, avendo votato con il buco del culo.

Le esigenze da soddisfare sono nell’intertesse di tutti e non delle solite Corporazioni di cui il futuro governo ne è espressione e debitore (tanto per fare un esempio, chiudere le spiaggie al popolo, a mò di ringraziamento a soggetti illiberali e antimercato come i Balneari).

Tre sono i temi sui quali dare battaglia: 1) il regime fiscale 2) i costi 3) la consulenza finanziaria

In merito alla fiscalità, con un governo intento ad aumentare le tasse ai poveri e agli ultimi, trovandosi in Deficit dovrà andare a cercare le risorse sul Risparmio. Ed il sacro diritto dei Retai e Risparmiatori di compensare le Perdite con i Guadagni verrà giocoforza eluso. Quelle forze politiche lo hanno già fatto !

I COSTI. I Retail, vadano a controllare gli ingenti costi, oneri e commissioni, che le Banche impongono, nascosti tra le maglie di decine di pagine inutili. Vadano a vedere una buona volta. Ed anche su questo dovrebbero dare battaglia, iniziando a spostare gli Asset da Fondi e Sicav agli ETF con costi ridotti e minimi.

Per avere una Consulenza adeguata si dovrebbe addivenire ad una separazione nell’ambito Banca, fra attività bancaria vera e propria e Consulenza sugli Investimenti o allocazione del Risparmio in generale; riservando questi ultimi ai soli Consulenti Finanziari. Togliendo agli impiegati di banca gli arnesi mortali che portano il Retail a subire perdite enormi come avvenuto nelle ultime decine di anni.

E l’urgenza è lì, non consente attardarsi a cantuccini e vinsanto.

Con un futuro governo il cui intento è mettere i diti negli occhi a chi ci dà da mangiare con un Debito Pubblico che anche i gatti sanno essere Insostenibile e solo politiche sul filo del rasoio hanno impedito il DEFAULT. Un aiutino è venuto anche dalla compiacenza delle Agenzie di Rating (pagate dai detentori internazionali) guardandosi bene da esprimersi in termini di Spazzatura (per i nostri BTP) per non creare allarme. Se aggiungiamo gli alti costi dell’ Energia ( c’è qualcuno che ha preso dei soldi dal Regime Fascista di Putin per accordi capestro di esclusiva sul Gas?); e i tassi in aumento, non ci sono alternative al TRACOLLO e al FALLIMENTO.

Risparmiatori occhi aperti e tenere accesi i riflettori !

Se con Mario Draghi la GRANDE SPECULAZIONE se ne stava silente, guardinga, sorniona, con il risultato elettorale memore dello SPREAD a 800 Punti, se la ride e si sfrega le mani. Sarebbe troppo bello avere la botte piena e la banda dei tre briaa.

Non sarà così, l’ ITALIA FALLIRA’ e quei FONDI SPECULATIVI passeranno all’incasso.