Fortuna che c’è l’ OCSE

Quando ho avuto notizia delle Raccomandazioni dell’ OCSE ho sentito un brivido freddo alla schiena, e mi è venuto spontaneo : fortuna che c’è l’ OCSE.

Dopo di che, mi sono immerso in questa decina di paginette di Raccomandazioni come fossero le Verità dei Rotoli di Qumran. Ma con mio non poco raccapriccio, via via che scorrevo le parole del testo, mi sorgeva un dubbio sulla esatta provenienza di coloro che lo avevano stilato. Forse da un altro Pianeta. A parte l’uso eccessivo di termini diplomatico-burocratici: visto, viste, visti, riconoscendo, conviene, raccomanda, invita, incarica; il Documento esordisce con il rottamare le precedenti Raccomandazioni che a occhio e croce si rifanno ad oltre una decina di anni fà. E visto che il nostro Paese non ha fatto nulla, sovviene un pensiero, o l’ OCSE è poco affidabile o siamo in mano a dei cialtroni. Di seguito un minestrone di ripetizioni, trite, rifatte, ritrite, fritte, grattugiate, ribollite, frullate e centrifugate. Ora considerando lo sforzo e il sacrificio, anche per il solo copia/incolla, qualche ispirazione può essere tenuta di conto, e badiamo non per la utilità quanto per la Incomprensibilità.

Ci riferiamo a espressioni e considerazioni vuote o insignificanti del tipo: “le decisioni e i comportamenti in campo finanziario sono influenzati da fattori comportamentali”. Che le politiche di alfabetizzazione finanziaria siano rivolte a che i “consumatori scelgano i prodotti finanziari”. Non si è mai visto che un paziente scelga le Medicine. Ma il capolavoro degli estensori dell’ OCSE, è nella parcellizzazione dei fruitori di questa alfabetizzazione finanziaria, intesi come soggetti inferiori e infermi di mente a partire dal richiamo alla cosiddetta “parità di genere”, come se le donne fossero un animale a se stante. Ho una esperienza pratica di questo “Risparmiatore”, e posso affermare che il Cliente con il quale mi sono confrontato nella mia attività di Consulente Finanziario, è stato per il 70-80 % di sesso femminile. E questo per spiegazioni molto semplici. La prima, per una raggiunta autonomia reddituale sempre più accentuata. La seconda, insita nel lavoro di qualsiasi Consulente, rivolto a sollecitare incontri (a qualsiasi orario) con la presenza dell’intera famiglia. La terza, nel caso dei ceti più benestanti, dove il marito professionista o imprenditore è preso totalmente dal lavoro, alla moglie è lasciato il maneggio dei Risparmi. Un cenno infine alla Consulenza Finanziaria “automatizzata”, i famosi Robot-Advisor, autentici mixer nei quali vengono immesse tutte le informazioni del Cliente e al termine viene fuori la Soluzione. Tutto bello, ma in questo modo viene meno il rapporto personale e fiduciario con il Consulente, e quindi tutti il resto esposto dall’ OCSE vale nulla.

Ci sono poi senz’altro delle indicazioni positive, ma sono quelle che certi Politicanti, mai adotteranno. Tipo la richiesta di affidarsi ad Autorità INDIPENDENTI, RESPONSABILI, e liberi da CONFLITTI DI INTERESSE. Infatti in Italia è stato nominato alla Consob un Ministro del loro Governo. Il richiamo alla partecipazione di tutta una serie di soggetti utili alla Alfabetizzazione, Società di Gestione, Imprese di Formazione del settore, Imprese Mediatiche, Categorie del settore Finanziario. E qui la ciliegina sulla torta può essere rappresentata dai Consulenti Finanziari, verso i quali si riconosce una “capacità di Mentoring”. Su questa figura siamo tornati più volte e andrebbe aperta una concreta discussione. Purtroppo il convento ci passa un Professionista legato contrattualmente ad una Banca; quando in una Separazione di compiti , le Banche andrebbero emarginate dal settore della Consulenza Finanziaria, in modo da avere un Consulente Indipendente.

Il grido di dolore dell’ OCSE, in qualche modo và raccolto; ma per una seria e concreta Educazione Finanziaria di tutti i Cittadini indistintamente, giovani, anziani, donne ecc. a cominciare dalla TENERA ETA’ (e quindi dalla Scuola). Lasciamo stare il Parlamento, il Governo in tuttaltre beghe affaccendati, ma diamo vita ad una Commissione snella, autorevole, capace, competente e non fatta di “Raccogliticci” buoni solo ad alzare la mano, indegni e dvuchrucnik. Competenti sotto l’aspetto tecnico, e qui intendiamo per ciascuno sottoporsi ai medesimi Esami dei Professionisti che si occupano di Finanza: RUI, OAM, ACF, e Praticantato. Di poi, capire quelle che sono le esigenze e i comportamenti dei Risparmiatori e Retail fin troppo ingabbiati in luoghi comuni, retaggi del passato e ossequiosi al sistema bancario.

Essere apostoli del Popolo, non basta ritenersi attrezzati per svolgere un simile compito. E’ intollerante e vergognoso, come dei Parlamentari componenti la attuale Commissione Bicamerale Banche, si facciano indottrinare da Manager senza scrupoli e improvvisati che intrallazzano in NPL (mutui con dentro un immobile, spesso la Prima Casa), sulla pelle di poveri padri di famiglia.