ADDIO LUGANO BELLA

Purtroppo le grandi Società specializzate  nella Gestione dei Risparmi sono estere e trovare una Banca italiana che operi con capacità nel settore è molto difficile. E trovare una che abbia un atteggiamento più benevolo nei confronti dell’ Italia a partire dai disastrati conti pubblici, dai rischi politici della “ignoranza al potere”, dai rischi di una uscita dall’ Euro (volontaria o presi letteralmente a pedate nel culo) ce ne vuole.

L’analisi che sto seguendo con passione è quella di una importante  Banca Svizzera. Fra l’altro questa Società ha creato all’interno del proprio sito italiano una sezione dedicata alla Formazione dei Clienti dei Consulenti Finanziari. Si entra subito nella atmosfera  alquanto dubbiosa rispetto un medesimo Incontro avvenuto giusto un anno fà. Allora si brindava ai risultati di un anno eccezionale. Oggi, come già confermato dalle analisi di altre Banche, più del 90 % degli Asset Finanziari ha chiuso con un risultato negativo. Si ricorda, nel caso fosse ancora non chiaro, che l’ Italia in fatto di Educazione Finanziaria, fra i Paesi del G 7, mantiene saldamente l’ultima posizione. Venendo alle loro “raccomandazioni”, c’è uno specifico invito a suddividere formalmente il Portafoglio in due parti, e far confluire le masse in due Sicav caratterizzate da bassa Volatilità. La Volatilità è un parametro primario su tutte le altre variabili; e ciò per una visione pessimistica sullo Obbligazionario tradizionale (per intenderci quello dei titoli di stato) in quanto non c’è una attesa di rendimenti positivi.  Se poi consideriamo le commissioni si passa in territorio negativo, senza contare alla incognita del rialzo dei Tassi. La scelta ricade quindi su forme di investimento molto flessibili del Portafoglio. In uno delle due Sicav c’è una piccola puntatina, ma piccola sulla area azionaria Europea. Mentre per cercare “valore” (come dicono gli “stragisti”  bisogna andare su tutto ciò che rappresenta l’innovazione futura, i cosidetti Megatrend.

Breve accenno alla situazione Macro e alle incognite Mondiali:  FED e curva delle obbligazioni ci indicano una probabilità di Recessione dal 22 % al 24 %. Mica poco. C’è da stare svegli. E poi il comportamento della FED, che annuncia una diminuzione dello acquisto di Titoli e poi aumenta i Tassi (comportamento un pò strano). Sull’ Italia tiene banco lo Spread, fuori da ogni logica; e questo fino a quando “l’ignoranza al potere” non si esprimerà in modo preciso sulla uscita o meno dall’ EURO. Il rischio è grosso, per i patiti dei BTP, oltre a non ricevere le cedole, per ciò che resterebbe del Capitale, verrebbe addirittura Rimborsato in LIRE: una CATASTROFE.

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